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Noi sappiamo che “il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna” (1Gv. 5,19-20)
Il Vangelo della Domenica
VANGELO DI DOMENICA 21 DICEMBRE 2025
IV DOMENICA DI AVVENTO
(Vangelo di Matteo 1,18-24)
“Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.
La Sindone, insigne reliquia della Risurrezione di Gesù
La Sindone di Torino è ancora sotto attaco. Da dove può venire questo periodico ostracismo verso questa reliquia? Di fronte a questa domanda, io non rispondo, ma argomento qui. Se leggete attentamente, troverete tutte le prove che attestano quello che noi cristiani abbiamo sempre creduto.
Cosa c’entra il tessuto Sindonico con la persona di Gesù?
Questa è la domanda che molti possono farsi e che a tutt’oggi rappresenta l’interrogativo di fondo degli Studiosi che si avvicinano alla Sindone. La prima domanda che dobbiamo porci è se questo telo risale al tempo di Gesù. La seconda è conseguente: se le impronte presenti sul telo sono proprio quelle della Sindone che avvolse il corpo di Gesù dopo la sua morte in croce. La terza, invece, è relativa alla domanda sulla formazione delle impronte. Come si è formata l’immagine Sindonica. Ed è appunto la terza che potrebbe interessare particolarmente il nostro discorso sulla risurrezione di Gesù.
Intanto partiamo da una breve descrizione del lenzuolo: Si tratta di un tessuto lino tessuto a spina di pesce, lungo 442 centimetri e largo 113 centimetri. Un primo particolare attira la nostra attenzione: la tessitura a spina di pesce. Si tratta di un tipo di tessitura che rende verosimile l'origine del tessuto nell'area siro-palestinese(http://www.shroud.it/STUDI.HTM).
La palinologia, ovvero lo studio dei pollini, ha recato un altro considerevole contributo allo studio della Sindone. Infatti, già nel 1973 la ricerca di Max Frei, esperto in indagini criminali attraverso la rilevazione di microtracce, aveva confermato la presenza, sul lenzuolo della Sindone, di pollini presenti solo in un'area mediorientale. Delle 58 specie identificate da Frei solo 17 crescono in Europa. Altri indizi: presenza di aloe e mirra; la presenza di un tipo di carbonato di calcio (aragonite) simile a quello ritrovato nelle grotte di Gerusalemme; tracce sugli occhi di monete coniate il 29 d.C. sotto Ponzio Pilato; una cucitura laterale identica a quelle esistenti su stoffe ebraiche del primo secolo rinvenute a Masada, un’altura vicina al Mar Morto(http://www.shroud.it/STUDI.HTM).
Anche il prof. Avinoam Danin, botanico della Hebrew University di Gerusalemme, si è pronunciato sui pollini presenti sulla Sindone. In Zygophyllum dumosum Boissparticolare vi sono alcune specie di piante che crescono insieme solo nella zona di Gerusalemme, tra cui il Cistus Creticus, la Gundelia tournefortii (a sinistra) e lo Zygophyllum dumosum Boiss (di lato)(http://www.sindone.org/it/ostens/sindstam/congr6gi.htm). Così il 16 giugno 1999 il quotidiano IL MESSAGGERO, pubblicò la notizia: "Tracce di polline di piante tipiche di Gerusalemme e del vicino deserto di Giudea sono state rinvenute nella Sindone in un nuova ricerca condotta da due scienziati israeliani che conferma indicazioni precedenti. Lo studio è stato condotto dai professori Avinoam Danin e Uri Baruch dell'Università di Gerusalemme"(Il Messaggero, 16 giugno 1999, Esteri).
Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana
Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana, presenta Vivere la Speranza 2 settembre 2025. Padre Pio e il Mistero di Piana Romana a Pietrelcina
Cari amici benvenuti a questo nuovo ciclo di trasmissioni VIVERE LA SPERANZA, realizzate da TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana. Tutto ciò che facciamo, è con purissimo spirito di gratuità, secondo le parole di Gesù: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Quindi, noi di TELEBENE operiamo con spirito di puro volontariato e di gratuità evangelica, portando avanti un impegno teso all’annuncio cristiano, e senza alcun aiuto economico. Solo con le nostre forze e con l’aiuto dal cielo dei nostri protettori: Padre Pio da Pietrelcina e don Giacomo Alberione.
Nella prima parte dell’appuntamento odierno, parleremo di Padre Pio e del Mistero di Piana Romana, a Pietrelcina (Benevento), aiutandovi a conoscere meglio l’Oasi di Spiritualità di Piana Romana, e permettendovi di conoscere il mistero nascosto in questo incantevole Luogo dell’Infinito dove un Evento importantissimo del Cielo si manifestò il 7 settembre 1910. E noi non possiamo non parlarne, anche perché tra pochi giorni cade l’anniversario di tale Evento. Gesù e Maria Santissima apparvero a Padre Pio, donandogli le sacre stigmate.
A Piana Romana di Pietrelcina, c’è lo spazio sacro, raccolto attorno ad un vecchio olmo, dove è nata ed è fiorita quella mistica della Croce di cui Padre Pio è il culmine e il vertice, lasciandosi dolcemente immergere in quel vortice d’amore Trinitario che ha fatto di Lui una delle più straordinarie anime mistiche della Cristianità e del mondo intero.
Donato Calabrese, storico di Padre Pio, nonché Guida turistica Spirituale della Regione Campania, iscritto nell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche del Ministero del Turismo, ci accompagna nella conoscenza di questo mistero di amore, di pace, e di spiritualità che avvolge questo incantevole Luogo dell’Infinito.
Dopo il video, segue lo spazio dedicato al Vangelo di domenica 7 settembre 2025, XXIII Domenica del tempo ordinario, comprendente, naturalmente, anche le relative riflessioni di approfondimento. Quindi ci sarà spazio per un video che abbiamo realizzato alcuni giorni fa nell’incantevole Valfortore, in provincia di Benevento, e dedicato a un pellegrinaggio a piedi: LA VIA DEI CONVENTI di Padre Pio. “Sulle orme del mirabile itinerario, mistico-spirituale di Padre Pio”, l’Associazione “La Via dei Conventi” ha organizzato, in quest’ultima settimana di agosto 2025, il Cammino a piedi attraverso i luoghi spirituali frequentati e vissuti, dal Santo di Pietrelcina, negli anni di preparazione alla vita religiosa cappuccina e, soprattutto, al sacerdozio. Sensibili a questa forma autentica e genuina di pellegrinaggio, noi di TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana, non abbiamo voluto mancare all’appuntamento con questa iniziativa nata a Pietrelcina, la città natale di Padre Pio.
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Gesù nell'archeologia
Betania al di là del Giordano
Riportiamo dal Sito TERRASANTA.NET questo interessantissimo articolo relativo alla disputa sul luogo del Battesimo di Gesù: “Quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)?”
Pietro Kaswalder ofm
Molti pellegrini si domandano quale valore abbia il sito del Battesimo benedetto da Papa Ratzinger nel suo recente pellegrinaggio in Terra Santa. Il sito era stato preparato in vista del Grande pellegrinaggio del 2000 fatto da papa Giovanni Paolo II. Ora lo scavo dei resti antichi e la ricostruzione delle chiese moderne sono quasi ultimati. Si tratta del luogo del battesimo nel Wadi Kharrar, a circa 7 chilometri dal Mar Morto, che si raggiunge dalla strada di Livias (Tell er-Rame) e Shunah (sud) nelle Steppe di Moab, in Giordania.
La Custodia di Terra Santa non ha luoghi santi nel Wadi Kharrar, ma propone invece il sito chiamato al-Maghtes, sulla sponda ovest del Giordano, esattamente di fronte al luogo santo del Wadi Kharrar. Ogni ultimo giovedi del mese di ottobre si celebra la pellegrinazione liturgica per commemorare il battesimo di Gesù. Ci si domanda perciò: quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)?
Premesso che per alcuni secoli il Wadi Kharrar non fu agibile, perché le antichità erano andate perdute. E premesso pure che per molto tempo il pellegrinaggio al Giordano si faceva partendo da Gerico, ne deriva che l'identificazione del sito del battesimo di Gesù si era fissata sulla sponda occidentale del Giordano. Aggiungiamo ancora che il monastero del Prodromo (Qasr al-Yahud) in vita fino al 1550, e restaurato dal patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme nel 1882, era rimasto l'unica struttura antica nei pressi del Giordano. Le rovine del Prodromo, distrutto dal terremoto del 1927, hanno dimensioni enormi. Per tanto tempo, a partire dal XVI secolo, il Prodromo, cioè San Giovanni Battista, era indicato come il vero Luogo del battesimo di Gesù.
La Verità vi farà liberi
La Mistica è essenziale e vitale per la Chiesa
Dio chiama tutti noi a prendere coscienza del suo Progetto d’amore, espresso dal suo Figlio Diletto, incarnato per noi, con queste parole: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”(Gv 14,23). Queste meravigliose parole di Gesù che esprimono, in mirabile sintesi, l’esperienza mistica, sono presenti nell’episodio della Cena di addio, riportato dal Vangelo di Giovanni, e prefigurano quella che sarà la profonda interazione tra Gesù e la sua Sposa: la Chiesa; e tra Lui e ogni credente.
CON LA MISTICA, LA CHIESA RIPRENDE IL SUO STATUS DI “SPOSA IMMACOLATA DEL FIGLIO DI DIO”.
Donato Calabrese
La mistica è qualcosa di molto semplice e nel contempo intima. La mistica è quel sentimento profondo, vivo, amorevole, che ci permette di entrare in piena e amorevole intimità con quel Dio Biblico che si è fatto conoscere attraverso la Sua lunghissima Lettera d’Amore (la Bibbia) per rivelarsi, poi, in pienezza nel Figlio Suo Gesù: il Cristo.
È un Dio i cui attributi essenziali sono la BELLEZZA, la PUREZZA, LA SEMPLICITà, LA COMPASSIONE, L’'AMORE..
In forza della sua esperienza intima di Dio, l’anima mistica cerca di vivere in semplicità, senza alcuna ostentazione di fede, in umiltà, nel nascondimento, nella ricerca continua dell’amore di Dio.
Mentre nel misticismo si cerca di raggiungere Dio attraverso apparizioni, o pseudo apparizioni, nella MISTICA è Dio stesso che raggiunge l'anima e questa si lascia passivamente e attivamente amare da Lui.
Una volta che ha fatto esperienza diretta e personale con Dio, l’anima avverte un profondo pentimento di fronte alla Santità del Creatore, e nel contempo un inaudito desiderio di riamare con tutta sé stessa il Dio amorevole che l’ha creata, redenta con il Suo Figlio Divino, santificato con lo Spirito Santo.
Ogni mistico è cristiano, ma raramente il cristiano è anche mistico. Spesso si tende a confondere la mistica con le apparizioni soprannaturali di Gesù, di Maria Santissima, degli angeli, o dei Santi. Nulla di più inesatto. Nulla di più lontano dalla vita mistica. Chi pensa che la mistica sia appannaggio di pochi privilegiati, non ha colto l’essenza della rivelazione Biblico cristiana, riducendosi a un’idea molto ridimensionata della vita di fede, della vita spirituale, e quindi della vita mistica.
Dio chiama tutti noi a prendere coscienza del suo Progetto d’amore, espresso dal suo Figlio Diletto, incarnato per noi, con queste parole: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”(Gv 14,23). Queste meravigliose parole di Gesù che esprimono, in mirabile sintesi, l’esperienza mistica, sono presenti nell’episodio della Cena di addio, riportato dal Vangelo di Giovanni, e prefigurano quella che sarà la profonda interazione tra Gesù e la sua Sposa: la Chiesa; e tra Lui e ogni credente. Un’intimità amorevole, che riscalda il cuore. Un calore intenso e coinvolgente che proviene dalla comunione e dalla familiarità profonda, amorevolissima, con la Trinità Beata.
Rileggiamo ancora queste parole di Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Chi ama Gesù, è chiamato ad osservare la sua Parola di vita custodita nei Vangeli. Vale a dire metterla in pratica, lasciandola incarnare nella propria esistenza, vivendo non solo la Regola d'oro di evangelica memoria: “Fare agli altri ciò che vuoi sia fatto a te stesso”, ma il Divino comandamento dell’amore vicendevole, fondato sul Nuovo comandamento di Gesù: l’invito ad amarci, a volerci bene tutti, GRATUITAMENTE, nello stesso modo con cui Egli stesso, Gesù, ha voluto bene a noi, provando tale amore per tutta la sua vita, ma soprattutto con il suo Calvario, la passione e morte sulla croce, e con la stessa risurrezione.
Se noi amiamo con i suoi stessi sentimenti, Gesù verrà ad abitare, insieme col Padre, dentro di noi. È lo stesso Dio, uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo che si degna di abitare e vivificare l’anima di chi vuol osservare la Parola di Vita di Gesù ed entrare in comunione d’amore con Lui, che è il Figlio di Dio. Ecco la felicità piena di ogni creatura ricolma d’amore Divino. Una volta compreso quale sia la dimensione di questo amore, allora potremmo credere di essere entrati nell'esperienza mistica. E tutto sarà meravigliosamente diverso, sentendoci avvolti in un dolcissimo vortice d'amore Trinitario. E allora, tutto ci sembrerà superfluo, di fronte all’Amore di Dio, interamente versato in noi per mezzo di Cristo e dello Spirito. Amen! Maranatha! Vieni Signore Vieni!
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"Alessandro, Cesare, Carlo Magno ed io abbiamo fondato enormi imperi; ma da cosa dipendevano queste nostre creazioni geniali? Dalla forza.
Solo Gesù ha fondato un impero basato sull’amore e, ancora oggi, milioni di persone sono disposte a morire per lui".
(Napoleone Bonaparte)


