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BENEVENTO

cITTà DAI MILLE VOLTI

Per conoscere Gesù   "Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.  Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.  Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dá testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. 

   Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.  Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.  Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino".  (Giovanni 19, 3-42)

COMMENTO

   Essendo già iniziato lo Shabbat, il Sabato degli ebrei, non si possono percorrere lunghi tragitti, in quanto lo vieta la Torah, la Legge di Israele. E' per questo che gli amici di Gesù, particolarmente Giuseppe di Arimatea e Nicodemo, gli trovano sepoltura in un giardino vicino al Calvario, dove c'è una nuova tomba che appartiene al primo.  La formella riprende il momento in cui Gesù morto viene deposto nella tomba. Ma nella realtà ebraica la sepoltura non avviene così. Innanzitutto è preceduta dall'imbalsamazione del corpo, seguita dalla riposizione dello stesso in un lungo lenzuolo che lo copre davanti e indietro.  Infine il defunto viene avvolto dalle fasce e deposto dentro un anfratto che si trova nella grotta tombale. Davanti alla tomba viene, poi, fatta rotolare una grossa pietra rotonda.