Padre Pio da Pietrelcina

"Uno squarcio di Cielo sul mondo"

Il Centro storico di Pietrelcina

Pietrelcina, in provincia di Benevento, è la città natale di Padre Pio. Qui è avvenuto tutto: "Vai a Pietrelcina, e metti tutto a posto, perché tutto è avvenuto lì. Lì c'è stato Gesù"

La Vita, la Spiritualità, la Dimensione mistica, i miracoli, compiuti da Dio per mezzo di Colui che può essere definito la Meraviglia del Ventesimo Secolo

Per incontrare Padre Pio bisogna conoscere Pietrelcina. Nell'incantevole cittadina della provincia di Benevento, infatti, egli ha vissuto la sua infanzia ed adolescenza, dal 1887, anno in cui è nato, al 1903, quando è partito per il convento. Poi, tornato nel maggio del 1909, vi è rimasto, tranne che per brevi periodi che lo hanno visto alle prese con gli impegni militari, fino al 17 febbraio del 1916, allorché è cominciata la sua missione verso il Gargano.

O Gesù, un’altra cosa… io ti amo… assai… voglio essere tutto tuo… non vedi ch’io ardo per te?... Tu mi chiedi amore, amore, amore, amore… ecco io ti amo… vieni in me tutte le mattine… stiamo, stiamo soli… io con te solo, tu solo con me… O Gesù, dammi il tuo amore… quando tu vieni nel mio cuore, se tu vedi qualcosa che non piace al tuo amore, distruggila… Io ti amo…”

Padre Pio Beato e Santo

LA MISTERIOSA ESPRESSIONE DI PADRE PIO STIGMATIZZATO


   La foto che ho postato, risale alla riapparizione delle stigmate di Padre Pio, evvenuta il 20 settembre 1918, quindi otto anni dopo.

   Guardando e riguardando la foto, mi sono sempre chiesto cosa volesse dire l'espressione facciale di Padre Pio.

   Dopo aver lungamente meditato e riflettuto, anche sulla storia precedente e successiva della riapparizione delle stigmate, avvenuta nel coro cappuccino di Sant Giovanni Rotondo, ho finalmente compreso l'enigma. Innanzitutto, Padre Pio non avrebbe mai voluto che fosse fotografato con le piaghe ben evidenti. È stato il superiore pro tempore del convento a dirgli di farsi fotografare, e lui che nell'obbedienza ai superiori ha sempre visto l'obbedienza a Dio stesso, ha accettato, anche se con una carta sofferenza e amarezza.

   Quindi, quel volto enigmatico di prima, mi è stato più semplice e comprensibile: era un Padre Pio profondamente amareggiato, deluso, profondamente addolorato, per farsi scattare la foto con le stigmate. Fosse dipeso da Lui, non lo avrebbe mai fatto. Anzi, quando nel 1910 riceve per la prima volta i MONILI DELLO SPOSO (le stigmate), va dal parroco di Pietrelcina, e gli dice: "Zi Tore (don Salvatore Pannullo), chiediamo al Signore di fare scomparire queste vergogne. Io voglio soffrire, ma nel nascondimento.

   Gesù fa scomparire i segni esterni delle stigmate, senza far andare via le sofferenze, come scrive Padre Pio in una sua lettere: "Dal giovedi al sabato è un continuo dolore alle mani, ai piedi, e al costato".
   Nella clausura di San Giovanni Rotondo, Gesù permette che le stimmate riappaiano in superficie. Ma prima gli dice: "Ti associo alla mia Passione". Proprio ciò che Padre Pio anelava fin dalla sua infanzia.
   Ecco perché la prima foto che ho postato, e che sembra la meno autentica del giovane Padre Pio, è la più genuina, perché sul volto del Santo di Pietrelcina appaiono, anche se celati nel suo intimo, ma appena percettibili, l'amarezza, la perplessità, l'incomprensione, per la foto che è stata scattata solo per ubbidienza ai superiori.

   Ma la foto dimostra ancora di più la profonda umiltà, semplicità, mitezza, coniugate con il completo abbandono alla volontà di quello stesso Dio che avrebbe rispettato i moti profondi, puri, umili, discreti, del Frate di Pietrelcina. Quel rispetto dolcissimo, da parte di Dio, che è mancato nei superiori cappuccini, provocandogli una grande sofferenza morale che si intravede, anche se pallidamente, sul suo volto.

   Ecco la santità più autentica! Quella che ti rende simile a Dio, ma ti distanzia enormemente dalla logica umana.   

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DONATO CALABRESE 

Guida Turistico Spirituale 

Pietrelcina e Padre Pio

Donato Calabrese Guida turistico Spirituale Pietrelcina e Padre Pio





A TUTTI VOI PELLEGRINI E VISITATORI CHE VISITATE PIETRELCINA E SAN GIOVANNI ROTONDO

   Per visitare, conoscere, ed amare veramente Padre Pio e i Luoghi che custodiscono i suoi Ricordi soprannaturali a Pietrelcina e dintorni, non affidatevi all’improvvisazione ed alla superficialità, di Guide turistiche che sono estranee al territorio e al Sannio. Ci vuole ben altro per accompagnarvi alla scoperta dell'incommensurabile Mistero d'amore che ha avvolto San Pio qui, a Pietrelcina. In tal caso, non basta una semplice guida turistica, seppure patentata dalla Regione Campania.       

   Occorre ben altro: una guida turistica e Spirituale che abbia incontrato più volte Padre Pio e lo abbia conosciuto: Donato Calabrese. Appassionato di mistica e spiritualità cristiana, oltre che Biografo e Storico di Padre Pio, avendolo anche incontrato personalmente varie volte nella sua vita, abbracciando la sua stessa spiritualità e mistica oblativa, per la sua specifica conoscenza della vita di Padre Pio, oltre che della sua spiritualità, Donato Calabrese ha un rapporto spirituale privilegiato con Lui.


È il paradosso di tutti i paradossi! E ciò succede soltanto qui, nel meridione e in Campania. Altrove c'è ben’altra cultura nella difesa dei luoghi che sono ambite mete di turismo religioso e di pellegrinaggi.  


 INSTALLARE UN PARCO EOLICO A PIANA ROMANA DI PIETRELCINA? SAREBBE LA MORTE DEL TURISMO RELIGIOSO


    Trasformare i terreni circostanti di Piana Romana, ospitando quelle pale eoliche che hanno già deturpato, con la loro invasiva presenza, il versante meridionale del Matese, significherebbe la morte del grande movimento legato al turismo religioso e ai pellegrinaggi, purtroppo rallentato a causa della pandemia. Ed io so bene quanta pressione bisogna fare con i tour operator perché ritagliato un tempo importante da riservare a Pietrelcina, nell'organizzazione dei pellegrinaggi. 


 Donato Calabrese, Storico di Padre Pio 


  Piana Romana è una delle località più ricche di attrattiva per i pellegrinaggi ed il turismo religioso. Qui c'è un’Oasi di spiritualità e di pace, santificata dalla presenza di Padre Pio, che si respira dappertutto, nella contrada, ma specialmente nella piccola cappella ubicata quasi al centro di quello che era il terreno della famiglia Forgione, e che custodisce il cosiddetto olmo delle stigmate.    Nella biografia ufficiale curata da padre Fernando da Riese Pio X, è scritto che “La capanna sotto l’Olmo, come le case di Pietrelcina, è anche testimone taciturna delle vessazioni diaboliche che senza tregua hanno fatto soffrire molto il frate di Pietrelcina: “Nessuno sa quello che avveniva là di notte”, ha confidato una volta, Padre Pio . Qui, il giovane Padre Pio amava stare seduto sotto un albero verdeggiante e ricco di ombra: il celebre olmo. Qui leggeva le opere di spiritualità cristiana, particolarmente la vita e le estasi di santa Gemma Galgani, le opere di Teresa d’Avila e di san Giovanni della Croce. Qui pregava, quieto e solitario, respirando, a pieni polmoni, la pace, il silenzio, i pochi, gradevoli, rumori agresti generati dalla tranquilla vita contadina, ed interrotti solo dal cinguettio degli uccelli e dalla brezza che apportava un notevole beneficio ai suoi polmoni malati. Soprattutto qui Padre Pio faceva i suoi esercizi spirituali, tenendo come riferimento un testo di padre Gaetano da Bergamo: Il Cappuccino ritirato.  

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VISITARE I LUOGHI DI PADRE PIO: 

PELLEGRINAGGI, GITE, O SCAMPAGNATE?


Donato Calabrese

   Non c'è che un'unica risposta, perché le altre non le prendo nemmeno in considerazione: IO SCELGO I PELLEGRINAGGI. Come quello partito da Telese Terme, ieri pomeriggio, giorno di sabato 9 luglio 2022.

    Come figlio spirituale, oltre che storico di Padre Pio (avendo studiato tutta la sua vita e metterla per iscritto nei miei tre libri a lui dedicati), oggi 10 luglio 2022, ho provato una gioia profonda, perché da tempo non vedevo un vero, sincero, autentico, pellegrinaggio a Pietrelcina: nella partispecie, in quella contrada di Piana Romana, vera Oasi dell'Infinito dove Gesù e la Mamma sua apparvero a Padre Pio il 7 settembre 1910, donandogli quelle stigmate che lo hanno accompagnato per tutta la sua vita.


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IL GRUPPO DI  PELLEGRINI PROVENIENTE DA TELESE



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 Padre Pio nella mia vita 



Immacolata Musco

Dedico questo sito all'amatissima memoria di mia madre Concettina Musco, qui nella foto,

per aver trasfuso, in me, la devozione per Padre Pio da Pietrelcina

 

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cura il programma televisivo settimanale Vivere la Speranza, che è trasmesso, anche sul digitale terrestre, da TELESPERANZA di Benevento (Canale 98-603) e da TELEGOLFO, la Televisione del Golfo di Gaeta (Canale 810)



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Aggiornato al  28 febbraio 2023


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