Padre Pio da Pietrelcina

"Uno squarcio di Cielo sul mondo"

Con che intensità Padre Pio celebra la Santa Messa

   Da Padre Pio sacerdote, direttore e maestro di vita cristiana, non poteva non affiorare uno straordinario movimento di preghiera e di spiritualità. Già quando giovane sacerdote a porta Madonnella, guidava gli incontri di preghiera, le recite del rosario e le novene alla Madonna Incoronata, aveva forse intravisto nella gente semplice e docile del borgo Castello, i primi "gruppi di preghiera". Ma è a Foggia e poi a S. Giovanni Rotondo che guida, nelle vie della perfezione cristiana, tantissime anime affidate alla sua direzione spirituale. Sono i prodromi di quel grande movimento mondiale che va sotto il nome dei "Gruppi di preghiera di Padre Pio".

   Papa Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, agli inizi del suo Pontificato fa appello a tutti i cristiani perché si facciano promotori di un fecondo e vigoroso movimento di preghiera e di spiritualità. I suoi inviti ad una preghiera in comune, a gruppi, si fanno sempre più pressanti, specialmente allorché si profilano le nubi minacciose della seconda guerra mondiale. Evidente il proposito del Papa di arginare questa grande disgregazione dell'umanità con un intenso e diffuso movimento di preghiera e di spiritualità.   "Abbiamo bisogno di forti e serrate falangi di uomini e di giovani, che, tenendosi strettamente uniti a Cristo, almeno ogni mese ricevano il pane di vita, e inducano altri a seguire il loro esempio", così Papa Pacelli il 17 febbraio 1942 " . "Non temiamo ma preghiamo -ripete il 13 marzo 1943". (Fernando da Riese Pio X, Padre Pio da Pietrelcina, ed. Padre Pio da Pietrelcina, S.Giovanni Rotondo, pag. 349). 

   Padre Pio, che è legato a Pio XII da un filo invisibile di stima, affetto e condivisione delle drammatiche questioni che toccano la vita della Chiesa e della stessa umanità, conosce molto bene il valore della preghiera. Coglie, allora, l'occasione di dare una risposta concreta, positiva, urgente a questi ripetuti appelli del Papa e si mette subito all'opera innestando nell'humus del fecondo movimento di spiritualità che si irradia da S.Giovanni Rotondo: il Progetto dei "Gruppi di preghiera". 

   Lo sviluppo pieno di questo grande movimento di spiritualità avverrà solo al termine del conflitto e precisamente nel 1947, quando in tutta Italia si vanno formando spontaneamente dei gruppi nel desiderio di pregare per vivificare la vita cristiana. E' lo stesso Padre Pio che al dottore Sanguinetti, che gli ha letto la parola di Pio XII riportata sull'Osservatore Romano, risponde:"Diamoci da fare. Rimbocchiamoci le maniche. Rispondiamo noi per primi a questo appello lanciato dal Romano Pontefice" (MARIANO DA MAGLIANO SANTA CROCE, "Diamoci da fare disse padre Pio a Guglielmo Sanguinetti, in La Casa 22 (1971) 2 p. 19 in Fernando da Riese Pio X, Padre Pio da Pietrelcina, Ed. Padre Pio, S.Giovanni Rotondo, pag. 350). 

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Aggiornato al 1 ottobre 2021


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