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Questo sito web è curato da Donato Calabrese, storico di Padre Pio da Pietrelcina 




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Noi sappiamo che “il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna” (1Gv. 5,19-20) 

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 TELEBENE, la Televisione spirituale cristiana 


Il Vangelo della Domenica

VANGELO DI DOMENICA 27 APRILE 2025

II DOMENICA DI PASQUA

"Della Divina Misericordia"

(Vangelo di Giovanni  20,19-31) 


   “La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”.

   


Vangelo della Domenica




Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana

TELEBENE è l’'unica Televisione che opera senza fini di lucro, e senza alcun aiuto economico, ma solamente animata dallo spirito di servizio dei suoi collaboratori che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono chiamati a dare.

                     

 - Siamo giunti al termine di questo ciclo di trasmissioni. Prima di lasciarvi vogliamo ringraziare tutti voi per averci seguito fedelmente in questi mesi. Ma noi di TELEBENE non ci fermiamo. Già nel mese di maggio ci metteremo all’opera, preparando nuovi reportage e video per trovarci pronti ad iniziare, nel prossimo mese di settembre. Prima di lasciarvi ci piace chiudere, ancora una volta, citando la celebre frase di San Paolo, visto che TELEBENE è una presenza umile, piccola, ma profetica, segnata col sigillo di Cristo.

   Al termine della sua missione, San Paolo scrive a Timoteo dicendo “è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”. Le stesse parole ripetiamo a voi che ci avete seguito in questa meravigliosa avvenuta: “E’ giunto il momento di sciogliere le vele. Abbiamo combattuto la buona battaglia”.

   Anche se VIVERE LA SPERANZA, si ferma, TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana, prosegue il proprio impegno con la realizzazione e pubblicazione di altri video, dirette, etc. Con l’aiuto di Dio speriamo di riprendere VIVERE LA SPERANZA nel prossimo mese di settembre. Intanto se avete accolto il nostro messaggio, potreste rivedere le nostre trasmissioni di quest’anno e degli anni precedenti sui nostri siti: quello ufficiale di YOUTUBE TELEBENE, quello su GLORIA TV, la TV web cattolica, oppure su TIKTOK, su GOOGLE, e sulle pagine Facebook di TELEBENE. Chi è dotato di Smart TV, può trovare facilmente sia il programma che altri video di TELEBENE, o chiamando direttamente a voce, pigiando il tasto microfono del vostro telecomando e dicendo: TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana, oppure “VIVERE LA SPERANZA”. Altrimenti, potete accedere a YOUTUBE e TIKTOK e digitare ciò che cercate.

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Gesù nell'archeologia

Betania al di là del Giordano

Riportiamo dal Sito TERRASANTA.NET questo interessantissimo articolo relativo alla disputa sul luogo del Battesimo di Gesù: “Quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)?”

Pietro Kaswalder ofm

   Molti pellegrini si domandano quale valore abbia il sito del Battesimo benedetto da Papa Ratzinger nel suo recente pellegrinaggio in Terra Santa. Il sito era stato preparato in vista del Grande pellegrinaggio del 2000 fatto da papa Giovanni Paolo II. Ora lo scavo dei resti antichi e la ricostruzione delle chiese moderne sono quasi ultimati. Si tratta del luogo del battesimo nel Wadi Kharrar, a circa 7 chilometri dal Mar Morto, che si raggiunge dalla strada di Livias (Tell er-Rame) e Shunah (sud) nelle Steppe di Moab, in Giordania.  

   La Custodia di Terra Santa non ha luoghi santi nel Wadi Kharrar, ma propone invece il sito chiamato al-Maghtes, sulla sponda ovest del Giordano, esattamente di fronte al luogo santo del Wadi Kharrar. Ogni ultimo giovedi del mese di ottobre si celebra la pellegrinazione liturgica per commemorare il battesimo di Gesù. Ci si domanda perciò: quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)? Premesso che per alcuni secoli il Wadi Kharrar non fu agibile, perché le antichità erano andate perdute. E premesso pure che per molto tempo il pellegrinaggio al Giordano si faceva partendo da Gerico, ne deriva che l'identificazione del sito del battesimo di Gesù si era fissata sulla sponda occidentale del Giordano. Aggiungiamo ancora che il monastero del Prodromo (Qasr al-Yahud) in vita fino al 1550, e restaurato dal patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme nel 1882, era rimasto l'unica struttura antica nei pressi del Giordano. Le rovine del Prodromo, distrutto dal terremoto del 1927, hanno dimensioni enormi. Per tanto tempo, a partire dal XVI secolo, il Prodromo, cioè San Giovanni Battista, era indicato come il vero Luogo del battesimo di Gesù.

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La Verità vi farà liberi

Cari Cardinali... Vogliamo un Papa Santo


  Quando il popolo cristiano chiude gli occhi sui matrimoni contro natura, sulla comunione ai divorziati risposati, sull’entrata trionfale della Pachamana nella Basilica di San Pietro, sul proselitismo che il defunto Papa ha condannato, ma che Gesù ha ordinato ai suoi discepoli, volendo che tutti gli uomini siano salvi; quando i seminari chiudono, i conventi e i monasteri si svuotano, i preti lasciano il sacerdozio, altri preti vengono scomunicati; allora è essenziale e doveroso che tutti noi cristiani ci mettiamo il grembiule, a cominciare da voi cardinali, per finire a noi battezzati. Indossiamo il grembiule per servire la Chiesa, come ha fatto Gesù nel Cenacolo, prima della sua passione.  

 

 


CARI CARDINALI..., 

NON VOGLIAMO UN PAPA PROGRESSISTA! 

NOI VOGLIAMO UN PAPA SANTO!  

     

Donato Calabrese

 

Con la scomparsa di Papa Francesco si chiude una pagina dolorosissima della Storia della Chiesa Cattolica.

   Come battezzato e come consacrato a Cristo Signore, dopo vari anni in cui ho stigmatizzato certe fratture che Papa Bergoglio ha creato, sia nei confronti della Divina Rivelazione, racchiusa nelle Scritture Sacre, sia verso il Magistero della Chiesa, in queste ore preferisco tacere, perché Papa Bergoglio è al cospetto di Dio.

   Nel costatare il continuo afflusso dei fedeli attorno al suo corpo, deposto nella bara, nella Basilica di San Pietro, ho provato un doppio sentimento: da una parte la gioia ed una certa compiacenza, nel notare da quanto amore è stato circondato. Dall’altra parte, la considerazione di un Pontificato che, malgrado le varie rotture con l’insegnamento di Cristo e il Magistero della Chiesa, ha riscosso successo in una parte del popolo cristiano. 

   Ciò mi ha portato a pensare, con pessimismo, alla dura realtà di un popolo di dura cervice che non ha prestato grande attenzione alle lacerazioni che Papa Bergoglio ha provocato nelle nostre coscienze cristiane, creando muri di sbarramento verso quel Deposito della fede che la Chiesa ha custodito in questi duemila anni.

  Del resto, sembra che, al popolo cristiano o una parte sostanziosa di esso, queste lacerazioni provocate da Papa Bergoglio, sembrano non interessare, anche perché l’occidente cristiano vive immerso in un relativismo etico e morale che è espressione della decadenza di tali valori.  

   Insomma, diciamoci la verità: Quando il popolo cristiano chiude gli occhi sui matrimoni contro natura, sulla comunione ai divorziati risposati, sull’entrata trionfale della Pachamana nella Basilica di San Pietro, sul proselitismo che il defunto Papa ha condannato, ma che Gesù ha ordinato ai suoi discepoli, volendo che tutti gli uomini siano salvi; quando i seminari chiudono, i conventi e i monasteri si svuotano, i preti lasciano il sacerdozio, altri preti vengono scomunicati; allora è essenziale e doveroso che tutti noi cristiani ci mettiamo il grembiule, a cominciare da voi cardinali, per finire a noi battezzati. Indossiamo il grembiule per servire la Chiesa, come ha fatto Gesù nel Cenacolo, prima della sua passione.

   Bisogna rifare tutto daccapo. Altrimenti tradiamo Dio! Tradiamo Cristo! Tradiamo la Chiesa, che è di Cristo, e di nessun altro: fosse anche un Pontefice Romano!


   Cari cardinali, voi avete una grande responsabilità davanti a Dio. State attenti a ciò che fate. Guai a voi se eleggerete un Papa in odore di eresia! Guai a voi!

   Non seguite i media, ai quali fa comodo distinguere tra cardinali conservatori e progressisti. Nella Chiesa Cattolica esiste solo una distinzione, che non piace al potere mondialista, o mainstream, o pensiero unico: essi sono i nemici della Chiesa. È la distinzione tra coloro che vogliono essere fedeli all’insegnamento divino di Cristo, e coloro che sono ribelli a tale insegnamento. I ribelli sono coloro che vogliono sovvertire la Chiesa Cattolica, ponendola in contrasto con il chiaro e tangibile insegnamento di Cristo Redentore.


   E allora, cari cardinali, come battezzato, come figlio di Dio per adozione, come redento dal Sangue purpureo di Cristo, vi chiedo umilmente di ascoltare la voce di Cristo, il Pastore Grande delle pecore che ha dato la sua Vita per la Chiesa.

   Abbiamo la necessità di respirare aria pura: la Presenza di Dio, quella di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo. 

   Vogliamo un Papa che ami l’Eucaristia!

   Vogliamo un Papa che ami la Madonna!

   Vogliamo un Papa che ami la Chiesa e dia la propria vita per Essa!

   Vogliamo un Papa che rimetta la spiritualità e la Mistica al Centro della Chiesa!

   Vogliamo un Papa che guardi al passato, per guidarci nella costruzione del futuro.

   Vogliamo un Papa che rispetti e ami il “Deposito della Fede” custodito nell Sacre Scritture.

   Vogliamo un Papa che sia rispettoso del Magistero e della Tradizione della Chiesa Cattolica.

   Vogliamo un Papa che dia nuovo impulso al sacerdozio e alla vita consacrata, riaprendo i seminari, i conventi, ed i monasteri, e rilanciando le vocazioni sacerdotali e religiose.

   Vogliamo un Papa che ridìa smalto all’apostolato, puramente gratuito, silenziosamente, tacitamente, umilmente, nella condivisione delle sofferenze fisiche o morali di malati, disabili, anziani, e di tutti coloro le cui esistenze sono messe a dura prova nella Società di oggi.

   Vogliamo un Papa che rimetta al centro dell’insegnamento dei futuri sacerdoti, discipline vitali come l’ascetica, la spiritualità, la mistica, lo Studio dei Santi Padri Apostolici e dei Padri della Chiesa.  

   Vogliamo un Papa che dia spazio soprattutto a una Vita interiore, un’esistenza spirituale che “è la ragione per cui l’esistenza cristiana, come tale, è radicata nello Spirito Santo e da lui è mossa”. Lasciare spazio allo Spirito Santo perché la Chiesa Cattolica torni ad essere Quella per cui Cristo l’ha voluta: Lumen Gentium, Luce delle Genti, perché animata in tutto e per tutto dallo SPIRITO DI CRISTO. 

    Vogliamo un Papa Santo!  

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 “Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell'umanità diffondendo l'opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo”.                              

   (Papa Giovanni Paolo II) 


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